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CLUB E BONUS

Scopri le varie personalità dei tuoi eroi preferiti dei pericoli informatici. Quale ti assomiglia di più?

Aïa, la ribelle

 

15 anni, sempre pronta a provare, ad aggirare gli autoritarismi e i permessi. Capelli lunghi, nero corvino, solo una lunga mèche rossa divide in due questa massa scura e ondulata.

 

Felpa con cappuccio, mano nella tasca davanti, sorriso sbilenco, occhi socchiusi, testa inclinata. Sfuggente, ama entrare senza chiave, uscire senza lasciare traccia, in un locale, un immobile, un computer o un server.

Ben, il prudente

 

16 anni, pensieroso, lento e riflessivo. Il forte della banda. La testa, le gambe e la riflessione prima di tutto. T-shirt chiara, jeans, scarpe da basket, è solido.

 

Quando preme un tasto lo fa senza esitazione, perché prima ha riflettuto bene. Nel gruppo è quello che si segue, quello che ispira fiducia, quello che rassicura.

Clara, l’ottimista

 

15 anni, ripete incessantemente: «Vale la pena provare, se si trova sarà fantastico ». Sempre pronta, porta delle caramelle nel nascondiglio e ha un profumo di ciliegia.

 

Pensa che nulla sia grave, anche quando alla fine ci si rende conto che comunque «Ci sono delle cose che sono molto gravi! ».

Liam, il conformista

 

13 anni, è il fratello minore di Aïa. A scuola tutti lo prendono in giro perché ama lucidarsi le scarpe e indossare una cravatta, ma sotto la t-shirt in modo che non sia troppo visibile. Gli altri non devono notarla troppo!

 

È quello che legge interamente le condizioni d’accettare prima d’iscriversi su un sito, è il solo, e lo sa… Ma gli altri sono d’accordo: un giorno sarà utile! Quando? Non sanno bene, ma un giorno…

Sango, l’inquieta

 

15 anni, sospetta di tutto e di tutti. Fa parte di quelli che cambiano la password tre volte al giorno e che non lasciano nulla online. La sua domanda è sempre: «Chi sta dietro a tutto questo? ». Esile, sempre in movimento, in salopette, ha sempre il «trucco» necessario per uscire da una soluzione complicata.

 

È anche quella che dice sempre «Non lo sento, non so perché, ma non lo sento…» e che dice sempre «Ve lo avevo detto». Non impedisce che sia sempre a lei che ci si rivolga quando non si sa più dove guardare.

IL POSTER UFFICIALE

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